Il diritto alle storie fatte a mano

L’incontro si svolgerà il
22 GIUGNO 2021
dalle ore 17.30 alle 18.30 circa

Con:

  • Pasquale Campanella, gruppo Wurmkos
  • Nicoletta Gramantieri, Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Bologna

Introduce Maria Cleve Garavini, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Coordina: Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi

Fare a mano è un gesto di cura: fare il pane o un dolce, cucire o ricamare… sono gesti che ci richiamano alle cose essenziali, a riti, persone, storie di cui l’essere umano continua a nutrirsi. Come sta in relazione con nuovi (o rinnovati) sguardi sull’infanzia?

Wurmkos è un gruppo di persone e un laboratorio (in Lombardia) privo di metodo dato a priori. Il laboratorio è spazio relazionale: solo il processo relazionale permette la messa in discussione di dati acquisiti, l’incontro e lo scontro tra le diverse personalità che prendono parte all’interazione, e le opere diventano allora “oggetti processuali” immersi nell’esperienza quotidiana, capaci di essere incipit di storie nuove.

Nicoletta Gramantieri esplora la narrativa per l’infanzia e l’adolescenza in cerca di storie, personaggi, spazi e oggetti che ci aiutino a recuperare l’importanza “ del fare a mano” anche nei mestieri che intercettano l’infanzia: un esempio per tutti, l’intreccio tra storia, leggenda e arte in Maria Lai, fonte viva di ispirazione per tante e tanti.

Durante l’incontro affrontiamo alcuni aspetti cari agli operatori e decisori che si occupano di infanzia e adolescenza:

  1. Immaginario non convenzionale
  2. Il diritto di sbagliare
  3. La facilità della “direzione unica”

Alberto Manzi parlava del diritto a un mondo “di prima mano”: la possibilità di poterne fare esperienza diretta, di saper proporre a bambini e bambine mediazioni didattiche per una immersione nel mondo, per una sua più profonda comprensione.


La registrazione dell’incontro